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Paesaggi Plurali è il festival di arte pubblica della città di Bertinoro

Un progetto che prende vita dai luoghi e dalle storie dei cittadini che la abitano

Paesaggi Plurali è il festival di arte pubblica della città di Bertinoro
Ogni anno il festival ospita artisti internazionali che realizzano opere negli spazi pubblici della città e la Scuola dell’Immaginazione: azioni di approfondimento dei linguaggi artistici per prendersi cura dei luoghi comuni, con i cittadini e le cittadine di Bertinoro. L’edizione 2024 affronta il tema del sogno.
Il festival

Il programma del festival

Scuola dell’Immaginazione

13, 14 e 15 Maggio

Presto aggiornamenti

Giugno 2024

Presto i nuovi eventi

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Gli artisti
MARCELLO DI CAMILLO

ALESSANDRA CARLONI

Nasce a Roma nel 1984, dove vive e lavora. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2008 e si laurea nel 2013 in Storia dell’arte contemporanea, presso l’Università “La Sapienza”.

Dal 2009 inizia la sua attività come pittrice e artista, esponendo in personali e collettive in gallerie di Roma e in altre città italiane, vincendo diversi premi e concorsi. In parallelo inizia la sua attività anche come street artist, realizzando opere murali in diverse città e borghi italiani e all’estero, vincendo premi e riconoscimenti.

Nel 2024 viene selezionata e pubblicata all’interno dell’edizione Exibart sui 222 artisti su cui Investire.

ALESSANDRO TRICARICO

GIORGIO SALIMENI

Cresciuto in Sicilia, dopo la laurea nel 2012 inizia a lavorare come fisioterapista entrando a stretto contatto con la condizione di fragilità fisica e mentale dell’essere umano. In questo contesto sviluppa l’interesse verso la fotografia come mezzo di ricerca e comprensione, iniziando a fotografare i confini della propria attività lavorativa dentro  strutture di residenza e cura per anziani. Nel 2014 decide di accrescere la propria formazione assistendo il fotografo dell’agenzia Magnum Photos Alex Majoli e collaborando con il collettivo Cesura di cui è socio attivo dal 2019. Continua l’approfondimento e lo sviluppo del proprio linguaggio fotografico attraverso progetti trasversali a lungo termine tendenzialmente a sfondo sociale.



ALBERTO RUCE

MOHAMED L’GHACHAM

Mohamed L’Ghacham (1993) è un pittore e muralista di Mataró (Barcellona), nato a Tangeri (Marocco). Da sempre interessato alle arti plastiche, ha scoperto il mondo dei graffiti e anni dopo ha iniziato a essere attratto dai pittori classici e dal loro linguaggio. Il suo lavoro è principalmente figurativo, con un aspetto realistico e tocchi impressionisti. Crea scene di vita quotidiana che lo circondano. Tutto questo è combinato con l’immaginario visivo della fotografia del tardo XX secolo. Attualmente basa il suo lavoro su una miscela di pittura e tecniche classiche sotto forma di muralismo contemporaneo.

ALBERTO RUCE

LUIS GOMEZ DE TERAN

Nasce nel 1980 a Caracas (Venezuela) ma si trasferisce sin da piccolo a Roma, città dove coltiva la sua vocazione artistica. L’arte di Gomez propone un realismo ispirato alla pittura barocca, attraverso l’uso del chiaroscuro e dei forti contrasti di bagliori ed ombre che modellano i corpi. I temi utilizzati richiamano la letteratura classica e mitologica con una poetica di strada che indaga il reale e i conflitti dell’animo umano. Spesso, nel processo di realizzazione delle sue opere d’arte in strada, sceglie modelli sul posto, scatta loro delle foto che poi utilizza come riferimento per il dipinto. Negli ultimi anni alla produzione su tela ha aggiunto alle sue opere in strada, oltre l’uso del pennello e vernici su muro, anche l’impiego di materiali applicati come pietre, specchi, vetro, ferro. Le sue opere d’arte murali sono sparse in diverse città di Italia e del mondo come Berlino, Barcellona, Mumbai, Londra, Zarzis, Torrijos ed è stato promotore di festival e iniziative artistiche.

ALBERTO RUCE

ALBERTO RUCE

Alberto G. a.k.a. Ruce è nato a Catania nel 1988. Ha sempre amato i graffiti. Da adolescente, comincia ad esplorare il mondo dell’arte urbana, partecipando a diversi avvenimenti ed avvicinandosi ad artisti legati a questo mondo. Più tardi, si trasferisce a Parigi dove abita per cinque anni. Questa esperienza gli dà l’occasione di incontrare numerosi artisti e di lavorare nell’arte urbana europea in occasione di jam e festival regionali e internazionali. Ora vive e lavora tra l’Italia e la Francia. Il suo lavoro rappresenta immagini delicate che si mischiano con il supporto sul quale dipinge, che sia un vecchio pezzo di legno, un muro, o una tela. Questo processo dà vita ad una pittura molto personale ed evocatrice.

ALBERTO RUCE

MARCELLO DI CAMILLO

Marcello Di Camillo nato nel 1974 è un piccolo manager industriale che ha fatto carriera negli anni della speculazione politica ed oggi lo puoi trovare sul mercato sia in formato sfuso granulare che in sacchetti da 5/10/15 kg. Oltre ad una produzione pittorica costante ha realizzato vari progetti di arte pubblica sul territorio tra cui “Racconti dell’umano”, un’azione di storytelling partecipato e murales presso l’exFabbrica Battistini a Forlì. Cogliendo l’opportunità della pandemia ha ripreso ad approfondire il disegno realizzando piccole pubblicazioni a tiratura limitata e avviando percorsi legati all’editoria e all’illustrazione. Se non fosse rimasto molto bambino ad oggi potrebbe essere un ottimo sarto.

ALBERTO RUCE

ALESSANDRO TRICARICO

Alessandro Tricarico è nato sul Gargano nel 1986. Ha cominciato a lavorare come fotografo e reporter a Bologna, raccondando storie di rivolte, proteste e sfruttamenti in Italia e in Nord Africa. Le sue fotografie sono state pubblicate su l’Europeo, il Manifesto, la Repubblica e il Financial Times. Nel 2016 è tornato a vivere nella sua terra in provincia di Foggia e ha cominciato a raccontarla. Con “Mediofondo Primavera”, un progetto sul calo demografico nei piccoli paesi di Puglia, è stato finalista del World Report Award 2019. Negli ultimi anni si è avvicinato alla poster art, utilizzando grandi stampe e affiggendole sui muri delle città, lanciando messaggi che riescono ad arrivare ad un pubblico più eterogeneo di persone.

Scuola dell’immaginazione

La scuola dell’immaginazione raccoglie un insieme di azioni formative e laboratoriali rivolte alle giovani generazioni e ai cittadini. Azioni di approfondimento dei linguaggi artistici per prendersi cura degli spazi comuni pensati come luoghi di confronto e di incontro, luoghi di confine in cui le nostre vite si intrecciano e si arricchiscono. In mezzo tra l’immagine e l’azione c’è il coraggio di credere in quello che si immagina e la conoscenza utile a renderlo comprensibile agli altri e infine la consapevolezza di essere in un terreno di tutti. La scuola dell’immaginazione intende lavorare su questo coraggio, conoscenza e consapevolezza perchè appunto le immagini entrino in azione.

Le storie

Preparando l’anteprima del festival abbiamo incontrato alcuni cittadini e cittadine di Bertinoro e raccolto le loro storie.

Alcune parlano di biciclette e di scuola, altre di tempi di guerra e di pace. Insieme compongono il diario di una comunità che sarà tradotto in opere a cielo aperto sui muri di Bertinoro da artisti internazionali.

Siamo sempre in cerca di storie per continuare ad arricchire questo diario collettivo: se hai una storia da raccontarci scrivi a info@paesaggiplurali.it o condividile su Facebook o Instagram.

Le storie

Paesaggi Plurali

Ogni sguardo ha una sua lingua e con questa crea i suoi paesaggi, legge e trasforma ciò che vede. Paesaggi plurali è un festival di arte pubblica, un’azione di consapevolezza.

Riconoscere l’esistenza di tante lingue è il primo passo per la ricerca di una lingua comune, per la costruzione di un luogo ospitale e per il rispetto e la cura attiva del contesto sia questo inteso come pianeta, come luogo o come comunità.

Paesaggi Plurali è una palestra di riflessione sull’ospitalità, sull’incontro con l’altro e con il contesto che abitiamo usando l’immaginazione e la poesia come luogo neutro di scambio, come strumento di conoscenza in grado di creare meraviglia e attivare energie.

Paesaggi Plurali è una concreta possibilità di approfondimento e sperimentazione di un dialogo sociale in cui siano coinvolte arte e cittadinanza.

Anteprima 2023
Il tema di Paesaggi Plurali 2022 è Fare Paese. Paese come pratica quotidiana di convivenza, di cura, di convivialità e di rispetto. Una comunità viva, dove ti viene voglia di scendere a giocare con i vicini di casa, la voglia che hai di raccontare l’amore per la storia del tuo paese, la festa per una vittoria sportiva che unisce tutti.